Come e perchè le zanzare pungono
Acerrime nemiche di uomini, donne e bambini, sono tra gli insetti più fastidiosi con cui abbiamo a che fare d’estate. Ma perché le zanzare pungono e solo alcune persone? Come succhiano il sangue? E perché le punture prudono?
Perché le zanzare pungono
Le zanzare non pungono tanto per sfamarsi quanto per riprodursi. Come già visto in un precedente articolo, sono solamente le zanzare femmine a pungere e a succhiare il sangue: è così che fanno scorta delle energie necessarie per produrre le uova. La loro fonte di sostentamento, tuttavia, non è il sangue che prelevano pungendo. La quantità di liquido estratta solitamente corrisponde al loro peso, quindi circa 2-3 milligrammi. Dal sangue succhiato ottengono le proteine e le sostanze nutritive necessarie per un intero ciclo di uova. Le zanzare maschio, invece, avendo un apparato boccale diverso da quello femminile, svolgono principalmente il ruolo di impollinatori. Non sono quindi responsabili delle fastidiose punture.
Perché le zanzare pungono di più quando fa caldo e di sera
Quando la temperatura e l’umidità si alzano, noi sudiamo di più; il sudore, tramite acido lattico e altre sostanza chimiche, è facilmente intercettabile. Quando, invece, cerchiamo di dormire, le sentiamo ronzare vicino alle orecchie. Perché? Se tutto il corpo è coperto da un lenzuolo e la testa è scoperta, questi insetti sentono il calore emesso dal nostro corpo che, in zona viso, è maggiore proprio sulle orecchie. Le zanzare femmine hanno un movimento d’ali di 300-500 battiti al secondo: da questa velocità deriva il classico ronzio – che, oltretutto, è il segnale grazie al quale le zanzare maschio riescono a intercettare le femmine per l’accoppiamento.
Come scelgono chi pungere
Le zanzare possiedono dei sensori chimici, visivi e di temperatura, che consentono loro di accorgersi facilmente della presenza di possibili prede. Ecco come:
- Dal respiro, se si trovano entro il raggio di 50 metri. Il loro fine olfatto, infatti, consente loro di sentire molto bene la presenza di anidride carbonica;
- Dal sudore, in particolare da ammoniaca, acidi carbossilici, acetone e sulcatone;
- Dai movimenti;
- Dal calore corporeo.
I sensori chimici sono proprio quelli che vengono utilizzati e sfruttati per tenerle alla larga. Poiché non è possibile agire sul calore corporeo né sulla loro vista, i migliori antizanzare lavorano sulle sostanze a loro più sgradite. Queste vengono utilizzate per creare una barriera sensoriale che le tiene lontano.
Perché le zanzare non pungono tutti
Diversi sudi scientifici hanno dimostrato che non tutti attiriamo le zanzare allo stesso modo. Ciò che può catturare maggiormente la loro attenzione è:
- Il gruppo sanguigno. Su 9 punture, 4 appartengono al gruppo sanguigno 0, 3 al gruppo B e solo 2 al gruppo A. Le zanzare come fanno a sapere a quale gruppo sanguigno appartiamo? Dai differenti odori che emaniamo.
- L’anidride carbonica. Le zanzare prediligono le persone più in carne, perché emettono più anidride carbonica. Così come le donne incinte.
- Il sudore. Chi svolge una maggiore attività fisica suda di più e ha una temperatura corporea più alta. Per questo, le zanzare tendono a pungere di più gli sportivi.
- Gli ormoni e il colesterolo alto. Più sono alti, maggiore è la probabilità di essere punti. Tuttavia, non tutte le persone corpulente appartenenti al gruppo sanguigno 0 vengono punte allo stesso modo. Diverse cause entrano in gioco; una di queste è rappresentata dalle sostanze repellenti che una persona, per natura, possiede e rilascia oppure no.
Come succhiano il sangue le zanzare?
Ogni zanzara femmina possiede un ago suddiviso in 6 parti: 2 di queste sono costituite dai denti utili a segare la pelle; altre due tengono la pelle separata per permetterle di lavorare. Il quinto ago è utile a succhiare il sangue. L’ultimo ago, infine, serve a sputare le sostane chimiche che fanno sì che il sangue non coaguli ed esca fluido. È quella sostanza che poi ci fa provare il prurito. Dopo aver bucato la pelle, la zanzara utilizza uno dei suoi aghi per iniettare la saliva. Questa funziona sia da lubrificante, per agevolare l’inserimento della proboscide, sia da anestetizzante, per non farci provare dolore. Una volta dentro la pelle, cerca il vaso sanguigno. Quando lo trova, separa l’acqua dal sangue, espellendola subito per avere più spazio dentro di sé da riservare ai globuli rossi. Prima di allontanarsi, può lasciare, sempre tramite la saliva, un virus o un parassita, eventuale causa di seri problemi nella persona punta. Difendersi da questi insetti, quindi, non è un fatto legato solamente al nostro benessere, ma anche alla salute di tutti noi.